Il futuro dell’urbanizzazione e della mobilità

Che ne sarà del futuro dell’urbanizzazione e della mobilità nell’era post COVID-19? Quali sono i trend da seguire per cogliere le opporunità di lavoro?

3′ di lettura

Fonti: Forum internazionale di studi sulla città; Financeonline®; Peter Drucker analista e manager gestionale; PMI®

Le nostre professioni a rischio post COVID-19 | 1° MEGATREND – Il futuro dell’urbanizzazione e della mobilità

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Nel mio ultimo articolo ho introdotto il tema attualissimo della trasformazione delle professioni sotto l’impulso della pandemia, uno stato globale di fatto che sta dando un’ulteriore accelerazione al processo di distruzione di molte professioni e alla nascita di altre. Ma molte professioni, più che essere distrutte, saranno trasformate radicalmente: ma è solo un modo edulcorato per dire la stessa cosa.

Oggi parliamo di futuro dell’urbanizzazione e della mobilità, uno scenario in mutamento continuo che vede oltre metà della popolazione mondiale inurbata; un numero in continua crescita con una previsione pre-COVID-19 che stima, entro questo decennio, oltre i due terzi della popolazione mondiale in aree urbane.

Ma il COVID-19 è un granello nel meccanismo di questa previsione. Oggi, la riluttanza o l’impossibilità per legge al pendolarismo, sta riconfigurando nuovi scenari, con conseguenze prevedibili sul lavoro e sui luoghi stessi del lavoro. L’esperto e visionario Peter Drucker aveva sostenuto, nel lontano 1993, che il pendolarismo da lavoro sarebbe diventato obsoleto. La pandemia sta dando ragione a Drucker, così che il modello di lavoro remoto, tanto osteggiato da dipendenti e organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori, è adesso nella nostra consuetudine quotidiana. Nelle grandi multinazionali, almeno tre su quattro Chief Financial Officer hanno già programmato di spostare non meno del 5% deiFoto di Anete Lusina da Pexels dipendenti in co-locazione remota permanente.

 

Molte aziende hanno già avviato gli studi preliminari di riduzione degli spazi ufficio nelle proprie facilities; questi studi si trasformeranno a breve in una miriade di progetti organizzativi.

I megatrend dei progetti

Il Forum Internazionale di studi sulla città svoltosi in Italia tra fine 2019 e inizio 2020 ha individuato tre megatrend di progetti emergenti, nei prossimi 20 anni, fortemente interconnessi:

  • infrastrutture di mobilità
  • tecnologie abilitanti la IoT (Internet of Things)
  • riqualificazione ambientale e urbanistica 

Ma chi dirigerà questi progetti? Abbiamo project manager all’altezza di guidare queste innovazioni? Vediamo qual è la situazione, a livello internazionale, sullo stato di benessere delle iniziative progettuali.

3 Key Management Statistics che devi conoscere:

grafico della statistica dell'insoddisfazione del business in merito al fabbisogno di project management

grafico con le cause primarie di fallimento dei progetti

grafico con gli indici di performance dei progetti

Fonte: PMI®

 

Gli analisti di settore, tra questi gli esperti del Project Management Institute®, sostengono che questi indicatori dimostrano che il project management è in ritardo rispetto al decollo di altre metodologie e tecnologie industriali. Gli analisti suggeriscono un nuovo impulso alla formazione professionale sostenendo il seguente rapporto tra costo di formazione e beneficio monetario:

1 USD (Euro) in pm training = 2.000 – 2.400 USD (Euro) of economic return on investment

88 milioni di nuovi project manager

Fonte: Anderson Economic Group

88 milioni: questo è il fabbisogno di project manager e altri ruoli nel project management stimato dall’analisi svolta dalla Anderson Ecnomic Group nel recente studio del 2020. Anderson Economic Group indica eccezionali opportunità di lavoro e crescita professionale per i project manager negli 11 paesi studiati, tra questi l’Italia.

Entro il 2027, si prevede che la forza lavoro dei project manager, nei sette settori industriali trainanti – smart cities, riqualificazione urbana, mobility, energy, healt care, automation, IA – crescerà del 33%, ovvero quasi 22 milioni di nuovi posti di lavoro. Entro il 2027, i datori di lavoro avranno bisogno di quasi 88 milioni di persone in ruoli orientati al project management. Questo rapporto mostra che i project manager sono importanti contributori alla produttività. La carenza di talenti in ruoli di project management genererà un rischio di perdite economiche per 208 miliardi di dollari di PIL nell’arco di 10 anni negli 11 paesi esaminati. 

Nel precedente articolo, ho lasciato i miei lettori con una metafora che vorrei stampassero in gigantografia da appendere nel loro ufficio, sulla parete di fronte alla scrivania:

Se abbiamo paura del blu profondo allora periremo nelle acque basse.

Il blu profondo è l’incertezza e la paura per il futuro della nostra primaria fonte di reddito da lavoro. La paura avvelena l’anima, ma non possiamo permetterci il lusso di avere paura; quindi, rimbocchiamoci le maniche e diamo un impulso al rinnovamento delle nostre competenze.

Il nostro Istituto vuole dare un messaggio forte offrendo la possibilità di ridurre l’incertezza per il futuro e trovare nuove opportunità di lavoro aumentando la tua Project Awareness!

grafica ironica sulla project awareness

Prossimo appuntamento

29 gennaio ore 14:00 – 18:00

1° MODULO corso ISIPM-Base©

OPEN LESSON

Prenotazione su Open Lesson Corso Project Management ISIPM-base | Certificazione PM (iicbim.org)

Stefano Antonelli, Presidente IICBIM

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